Cliente informato, cliente soddisfatto…
Non è esattamente così, in realtà. Non al 100% e non nell’ambito delle forniture di energia elettrica e gas.
Perché, naturalmente, molte persone sono restie anche alle informazioni. Un po’ per pigrizia e soprattutto per disillusione; le tante “fregature”, “giri di parole” e ambiguità subite le hanno fatte riparare nel “non mi fido di nessuno” e “meglio continuare a buttare un po’ di denaro, che essere nuovamente fregato”.
Peccato, perché come ho sempre dimostrato, è molto più deleterio mantenere un contratto luce e gas non conveniente piuttosto che sfruttare le opportunità che il mercato libero dell’energia offre. Mi spiego meglio: è buona cosa cambiare fornitore, specialmente se si è ancora in vecchie forniture definite da ARERA.
Ma, davvero, non posso biasimare chi detesta i call center e le bollette incomprensibili, e finisce per pensare che “sono tutti così”. Non biasimo, perché io stessa sono consumatrice, ovviamente io stessa sono stata gabbata e, pur conoscendo bene l’argomento, io stessa combatto con i call center inopportuni.
A tal proposito, ti illustro il mio infallibile metodo per rendere al minimo il disturbo che arrecano.
- Se, quando rispondo, è un call center, interrompo la comunicazione senza indugi, poi blocco il numero dal mio smartphone.
- Oppure, se mi va di perdere qualche minuto, annuncio la frase: “attenda un attimo, voglio registrare la telefonata” e, regolarmente staccano loro. Poi, ovvio, blocco il numero.
- Infine, se ho voglia di impartire lezioni di vita 🙂 faccio domande. Che, regolarmente, smontano la loro retorica preconfezionata. Qualche operatore ci si prova, a rispondere. MA, purtroppo, sono talmente grosse le sciocchezze manipolatorie che gli impongono di dire, che alla fine si arrendono e staccano la comunicazione.
La cosa più bella è che, i/le mie/i clienti sono informati e preparati a rispondere per le rime! Capita, infatti, che dopo aver indotto un call center a interrompere la telefonata, mi chiamino per raccontarmi, con orgoglio, com’è andata 🙂
Ma, tranquillo/a, non devi studiarti tutto il sistema elettrico nazionale, la filiera, le normative. Per quello ci sono io. E, se non lo so neppure io, mi informo e te lo faccio sapere. A breve.
E’ il mio lavoro!
Per esempio, l’altro giorno mi contatta un’amica cliente. Ha il cassonetto esterno, in laterocemento, che ospita i contatori del gas, che ha perso intonaco. Non è tenuta a sapere come funziona tutta la pippa del distributore, dell’ultimo km ecc. e nemmeno se e a chi spetti mantenere a posto il suddetto cassonetto. Infatti, lo ha chiesto a me. Le ho dato le informazioni necessarie, e lei ha risolto. Punto.
Ora, ti sfido a fare la stessa cosa, se hai un qualsiasi altro fornitore e non una consulente come me, a disposizione 😉