o hai il tetto tutto a nord, o hai troppi comignoli e antenne e parabole che fanno ombra, sul tetto, o al tuo elettricista sfugge un bel po’ di roba 🙂
Insomma, tu non vuoi sentirlo, perché ti si gonfia la vena 😀 ma ti tocca. Poi scopri che il suddetto elettricista ha tetto in proprietà disponibile e non l’ha ancora installato nemmeno a casa sua.
Dieci anni fa c’era ancora un conto energia, se non mi sbaglio il 5°, l’ultimo. Lo Stato corrispondeva denari sia per i KWh prodotti che per quelli immessi in rete. Non tanto, cifre comunque differenti.
Gli impianti costavano almeno il triplo di quel che costano ora. Le batterie per lo stoccaggio dell’energia erano ancora una chimera eppure, in tanti, abbiamo installato.
E così, pagando l’impianto a rate con un prestito al consumo, magari, abbiamo cominciato a far scendere la spesa mensile delle bollette. E così, l’anno scorso quello horribilis degli aumenti criminali della corrente elettrica e del gas, non abbiamo sentito la mazzata.
Gli aumenti dell’energia
E così, se abbiamo avuto l’accortezza di spulciare alla Camera di Commercio, piuttosto che chiedere preventivi su preventivi, e abbiamo fatto fare i lavori da un’azienda seria, ci possiamo anche stimare per aver fatto una bella parte nel nostro piccolo, per l’ambiente.
Se, ancora oggi, devo ascoltare parole come quelle qui sopra (non me la sono mica inventata la storia dell’elettricista che sconsiglia l’amico – che tra l’altro ha una splendida villa con splendida falda a sud – di aspettare ancora prima di installare o.O ) mi prende lo sconforto, e capisco che per la mia salute ho fatto bene a sganciarmi dal lavoro di consulente per l’efficientamento energetico.
Qui lo dico, e lo confesso: ho poco pelo sullo stomaco. Devo fare solo quello che mi permette di non vedere le cose brutte del mondo 🙂
Però, se anche a te capita di avere un elettricista di fiducia come quello che ho raccontato qui, caldeggio un secondo parere 🙂