Abbiamo iniziato il 2021 con un costo, per l’energia elettrica, di 50€/MWh (0,05€/KWh) e lo abbiamo finito con 200€/MWh (0,20€/KWh) all’ingrosso. Ossia, il PUN (prezzo unico nazionale).
Facendo un banale calcolo con le proporzioni (programma di terza media, direi), stiamo parlando di un aumento del 400% (100 : 0,05 = x : 0,20). Cioè 0,05 + 400% = 0,20.
Significa che, se in gennaio 2021 avete consumato 300 KWh, di energia avete speso 15€ (più tutte le altre spese che elenco qui di seguito) mentre gli stessi 300 KWh che avete consumato in dicembre 2021, li avete pagati 60€ (più tutto il resto che segue).
Siccome la bolletta dei poveri utenti domestici è composta sì dal costo dei KWh che consumiamo (0,20€ moltiplicati per i KWh che risultano dalla nostra autolettura* – chi non la fa, paga ancora di più), ma naturalmente anche dai tanti altri costi per le operazioni che concorrono (in parte) a far giungere l’elettricità in ogni contatore, e siccome alcuni di questi sono FISSI (non variano in base ai consumi, sono quelle sia che si consumi 1 KWh che 2000) e altri in percentuale (comprese le tasse, accise e IVA senza dimenticare i contributi coatti alla spesa delle aziende energivore e alla spesa delle dispersioni di rete…) va da sé che, la strombazzata campagna di allerta per gli aumenti previsti, è quanto meno, tendenziosa.
Ma qualcuno si sarà salvato, da questa emorragia?
Sì, in parte si sono salvati tutti quegli utenti che hanno provveduto a installare (anche prima dell’ormai famoso 110%) un impianto fotovoltaico con batterie. Chi ha installato un fotovoltaico a regola d’arte ben dimensionato, anche senza batterie ha avuto un buon risparmio.
*Autolettura: perché farla, se hanno messo ormai dappertutto i contatori con “lettura telematica”? Beh! Semplice! Perché il distributore locale si degna, per contratto, di effettuarle e inviarle ai vari fornitori del servizio, un paio di volte all’anno! Quindi, ogni mese, se non inviamo la lettura del contatore (=quanti KWh abbiamo comprato, per consumarli), in assenza di numeri dal distributore locale (proprietario dei contatori stessi) vengono attribuiti i maledetti CONSUM PRESUNTI. Lo so, è una gran tristezza, ma così è.
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